Cividale del Friuli: cosa vedere nella cittadina che ha sconfitto il Diavolo

Annoverata tra i Borghi più Belli d'Italia e incastonata tra Friuli storico, Austria e Slovenia, la cosiddetta “Città Ducale” ha tutte le carte in regola per stregarti con la sua storia e i suoi sapori. Tra vestigia longobarde e calici di vino della tradizione, scoprirai cosa vedere a Cividale del Friuli e se il Diavolo abbia davvero lasciato il suo zampino in questo borgo magico.

cividale del friuli cosa vedere

Buongiorno, amica o amico giramondo! Oggi gioco in casa più che mai, perché ti parlerò della città in cui sono nata e cresciuta: Cividale del Friuli. Cosa fare e cosa vedere sono il mio pane quotidiano da sempre 🙂

Dicono che i tesori più preziosi siano quelli rimasti sepolti a lungo, lontani da occhi indiscreti, in attesa di potersi rivelare a chi si spinga oltre le rotte convenzionali. Cividale del Friuli è uno di questi tesori. Fondata nel 50 a.C. da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii (da cui “Friuli”), nel 2011 è stata dichiarata Patrimonio Mondiale UNESCO e prima tappa di un itinerario sulle tracce dei Longobardi.

La cittadina, inoltre, è entrata ufficialmente a far parte dei Borghi Più Belli d'Italia a dicembre 2024, portando a 14 il numero dei borghi appartenenti al circuito in Friuli Venezia Giulia.

Punto d’incontro di culture e interessanti tradizioni enogastronomiche, Cividale gode di una posizione strategica. Il mezzo migliore per esplorare la zona è la macchina ed è possibile organizzare gite in giornata sulle Dolomiti, sulla costa (Grado, Trieste) e persino in Slovenia (Caporetto si trova a meno di 30 km) o Austria (Villaco è a circa 130 km). Un città, ben tre Paesi da scoprire.

Lo so, la cosa ti stuzzica, vero? Ma frena: prima di metterti a stilare l’itinerario della Mitteleuropa, è necessario che ci addentriamo nel cuore di Cividale, dove la storia sfuma nella leggenda…

Cosa vedere a Cividale del Friuli

1. Il Ponte del Diavolo

Il simbolo della città è senza dubbio il Ponte del Diavolo, in pieno centro storico. Cividale è divisa in due dal fiume Natisone e in tempi antichi non si riusciva a progettare un ponte di pietra che unisse le due sponde. Per questo, secondo la credenza popolare, gli abitanti si sarebbero fatti aiutare proprio dal Diavolo, che in cambio pretese l’anima di chi lo avesse attraversato per primo. I cittadini però lo ingannarono, facendo in modo che fosse un animale ad attraversarlo per primo. 

I cividalesi si dimostrarono temerari anche nella realtà: la struttura in pietra, risalente al Quattrocento, fu fatta saltare in aria dalle truppe italiane nel 1917 in un tentativo di rallentare l’avanzata del nemico. Il ponte, oggi alto 22 metri, fu in seguito ricostruito dagli austriaci.

Come? Vuoi sapere da dove ammirare e fotografare il Ponte?

Ho due suggerimenti per te: il Belvedere sul Natisone dietro alla Chiesa di San Martino (ho scattato da lì la foto di copertina) e il greto del fiume, raggiungibile con le scale accanto alla “Osteria al Diàul”. Da questo punto puoi vedere da vicino la famosa pietra scagliata dal Diavolo per sostenere il pilastro centrale.

Devo solo avvertirti che il fiume non è balneabile lì, anzi: fare il bagno può essere pericoloso, a causa delle correnti che formano i mulinelli. Mi sento di specificarlo, perché l'acqua è bellissima e in estate può essere una tentazione. In più, so che altri blogger male informati in passato hanno scritto che il Natisone è balneabile, ma...sorry, non è così. Ti consiglio quindi di entrarci con cautela, se proprio vuoi, ma solo per darti una rinfrescata.

2. Ipogeo Celtico

L'Ipogeo Celtico è un insolito ambiente sotterraneo scavato nella roccia, con tre inquietanti mascheroni appesi alle pareti. La sua funzione non è mai stata chiarita: tomba celtica, prigione romana, cisterna per l’acqua? Probabilmente non lo scopriremo mai. 

Se vuoi visitare l'Ipogeo, devi rivolgerti all'Informacittà di Cividale del Friuli, che si trova in Piazza Duomo 5. Lì potrai prendere il biglietto e informarti sulla modalità di vista.

3. I longobardi a Cividale

Cividale è famosa perché è la prima tappa del sito seriale UNESCO "Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.C.)". Non per niente, di solito, quando chiedono ai cividalesi cosa vedere a Cividale, questi nominano subito i Longobardi!


La cittadina fu infatti capitale del primo ducato longobardo in Italia. Del sito fanno parte l'area della gastaldaga - il gastaldo era un amministratore territoriale in rappresentanza del re - con il Monastero di Santa Maria in Valle e Tempietto Longobardo.

Il Tempietto Longobardo, misterioso edificio risalente alla metà dell’ottavo secolo, è unico nel suo genere ed è stato recentemente restaurato. Particolarmente degne di nota sono le decorazioni in stucco e le sei statue femminili, probabilmente Sante martiri.

Altre testimonianze di storia longobarda di un certo pregio sono conservate anche al Museo Cristiano del Duomo e al Museo Archeologico Nazionale

4. Borgo Brossana

Una volta terminata la visita al Tempietto e al Monastero, si può proseguire la passeggiata in un’altra epoca in Borgo Brossana, superando l’arco vicino alla Casa Medioevale, la più antica di Cividale (metà del XIV secolo).

Consiglio di passare in questa zona in primavera, i ciliegi di Piazzetta San Biagio in fiore aggiungono poesia a un luogo già magico.

A sinistra della chiesa inoltre c'è un piccolo giardino dove potrai riempire la borraccia alla fontana e rilassarti. Se il cielo è terso, avrai anche una bella vista sulle montagne.

Borgo Brossana è in effetti la mia zona preferita di Cividale. Dire che è bellissima è poco, quasi banale, ma davvero...se ci passeggerai, coglierai la vera essenza della cittadina, respirerai quasi i fasti di quella che un tempo fu capitale di un potente ducato. E il belvedere sul Natisone, accanto alla splendida e variopinta Chiesa di San Pietro e San Biagio? Credo sia da sempre il punto di ritrovo degli innamorati di tutte le età, complice la panchina solitaria e la vista sulle acque smeraldine del fiume.

5. La collezione De Martiis a Palazzo De Nordis

Ho lasciato la vera chicca per ultima! Grazie alla generosa donazione di Giancarlo De Martiis, Cividale dal 2020 dispone di una pregiata collezione permanente di opere d'arte delle Avanguardie del Novecento. Sono esposte a Palazzo de Nordis, in Piazza Duomo, e contano capolavori di artisti come Karel Appel, Victor Vasarely, Mario Sironi, Emilio Vedova e molti altri.

Ma il fiore all'occhiello, secondo me, sono i due bozzetti di Henri de Toulouse-Lautrec, uno dei più famosi esponenti dell'Impressionismo! Da cividalese e da innamorata pazza di questa corrente artistica, sono già stata tre volte in Galleria. Della serie, "datemi una sedia and just let me die here".

Sul serio, sono rimasta davanti a questo bozzetto per interminabili minuti di estasi e fotografie.

Toulouse-Lautrec, si sa, è particolarmente famoso per aver ritratto la vita quotidiana delle prostitute parigine delle maison close. È possibile che anche questo bozzetto preparatorio ritragga una prostituta, forse nell'atto di slacciarsi il corsetto di fronte all'ennesimo cliente. L'artista era un aristocratico, ma si riteneva un emarginato a causa della sua malattia e preferiva vivere in mezzo ad altri emarginati. Trasferitosi nei bassifondi a Montmartre, strinse veri e propri legami di amicizia con le prostitute che ritraeva nelle sue opere. Con alcune di loro ebbe un rapporto quasi fraterno, mai giudicante.

I dintorni di Cividale: Castelmonte, il santuario più antico del Friuli

Se le meraviglie sinora descritte ancora non bastassero a convincerti a visitare Cividale, sappi che a 9 km dalla città c’è il santuario più antico del Friuli: il Santuario della Beata Vergine di Castelmonte. Appena entrati nell’edificio, si rimane subito colpiti dalla statua della Madonna con bambino. La particolarità? I due soggetti hanno la pelle scura! Ci sono varie ipotesi sul perché l’artista a metà del Quattrocento abbia scelto un incarnato scuro, ma nessuna è mai stata caldeggiata definitivamente dagli storici. Potrebbe essere un richiamo al "Cantico dei cantici" attribuito a Re Salomone, nel quale la sposa si descrive “Nigra sum, sed formosa”, ossia "Sono scura, ma bella"; oppure l'artista potrebbe essersi ispirato alle antiche icone mariane d'Oriente, anneritesi nel tempo con il fumo delle candele.

A Cividale e dintorni le leggende sono di casa: pare che il Diavolo abbia lasciato il suo zampino anche sul borgo di Castelmonte! Quella del “Diàul” è una storia che tutti i genitori raccontano ai bambini. Il diavolo sfidò la Madonna a una gara di corsa dal Ponte alla cima di Castelmonte e il vincitore avrebbe potuto rivendicare la città di Cividale. Ovviamente la Vergine ebbe la meglio e il Diavolo dovette andarsene con la coda tra le gambe. La scenografica statua dell’Arcangelo Michele che schiaccia il Diavolo nella cripta del Santuario è l’imperituro monito che il Bene vince sempre sul Male.

Quando visitare Cividale del Friuli

Cividale è uno dei borghi più belli del Friuli e ha fascino in tutte le stagioni. Tuttavia, in caso di indecisione, i periodi migliori sono la primavera inoltrata per il clima mite e l’autunno per i colori del foliage. Non che sia da evitare nel resto dell'anno, ma di solito do altri consigli per visitare il Friuli in estate e inverno.

Per quanto riguarda gli eventi a Cividale, fossi in te non mi perderei il Mittelfest a luglio, festival che riunisce artisti da tutta l’Europa centrale. Per gli amanti delle rievocazioni storiche, invece, ci sono ben due appuntamenti: il Palio di San Donato in agosto, tre giorni di tornei tra borghi, bancarelle e figuranti in costume medioevale, e la Messa dello Spadone il giorno dell’Epifania, antica cerimonia liturgica con figuranti in costume.

Cividale del Friuli: dove si trova e come arrivare

Cividale dista 16 km da Udine e circa 10 km dal confine con la Slovenia.

Se arrivi in auto: dall’Autostrada A23 Palmanova-Udine-Tarvisio è possibile prendere diverse uscite (Udine Nord, Udine Sud o Palmanova) e seguire poi le indicazioni per Cividale del Friuli.

Se arrivi in treno: non esistono collegamenti diretti tra Cividale e le principali città italiane; esiste tuttavia una littorina che in circa 20 minuti collega Udine a Cividale (della Società FUC, Ferrovie Udine-Cividale), perciò conviene raggiungere innanzitutto Udine (ci sono treni diretti da città come Milano, Roma, Firenze, Bologna, Napoli, Venezia, ecc.). Da Udine ci sono inoltre diverse corriere che raggiungono Cividale.

Gli aeroporti più vicini sono quello di Trieste (37 km) e Venezia Marco Polo (134 km).

Per oggi finisce qui la mia carrellata su cosa vedere a Cividale del Friuli, ma non temere: è la mia città, se vuoi saperne di più non devi fare altro che aspettare i prossimi articoli...o chiedere, io sono qui 😉

Detto questo, ci vediamo presto! Organizza un bel viaggio on the road in Friuli Venezia Giulia e includi Cividale nelle tappe. Considerando che Nova Gorica e Gorizia (a circa 40 minuti di auto da Cividale) saranno Capitale della Cultura 2025, fare un salto da queste parti potrebbe essere un'idea di viaggio niente male!

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Gelato in piazza a Cividale del Friuli
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